COME PREVENIRE E RIMEDIARE AI RISCHI PROCURATI DAL CALDO ESTIVO E DARE SOLLIEVO AL NEONATO
Metodi per Evitare la Disidratazione
Mi sono dimenticata di creme protettive e lozioni doposole 0+ non appena ho visto quanto il mio piccolo soffrisse il caldo!
Temperatura Corporea del Neonato
Effettivamente basti pensare che la temperatura corporea del neonato si aggira intorno ai 37° (quella di un adulto tra i 36° ed i 37°) ed il solo pannolino, quello classico usa e getta si intende, a detta del mio pediatra contribuisce ad aumentare di almeno 3 gradi la temperatura percepita dal piccolo. Se avete un maschietto potrete notare che quando è accaldato lo scroto si allunga e diventa flaccido, allontanando i testicoli dal corpo per preservarne la temperatura ottimale.
Cosa Fare in Caso di Disidratazione
Un innalzamento della temperatura corporea può portare a disidratazione, in quanto il 75% del peso corporeo di un neonato è costituito da acqua, mentre nell’adulto uomo circa il 60% e nella donna solo il 50%. Potrete distinguere i segni di disidratazione dalle labbra secche e dalle mucose della bocca asciutte, dalle urine scarse e giallognole, dalla pelle poco elastica e da una insolita sonnolenza.
Ovviamente è necessario provvedere il prima possibile a reintegrare i liquidi di cui necessita il bambino, attraverso un incremento del numero delle poppate se allattato al seno, oppure, se alimentato con latte artificiale, integrando con piccole quantità di acqua oligominerale naturale adatta all’età. Ad ogni modo chiedete sempre al vostro pediatra se e in che misura poter dare acqua al neonato, in quanto la maggioranza degli esperti ed anche ad esempio il mio pediatra concordano sul fatto che un bambino per i primi mesi di vita non necessiti di acqua, in quanto il latte materno è in grado da solo di soddisfare il bisogno idrico del lattante.
Metodo 1: il Bagnetto
Data l’immaturità del sistema di termoregolazione del neonato, che fatica a disperdere il calore corporeo accumulato attraverso l’evaporazione del sudore, un ottimo rimedio per abbassare la temperatura corporea è il bagnetto, che dovrà esser fatto con acqua calda, ad una temperatura di circa 35°-38°, per non provocare sbalzi di temperatura troppo elevati. Potrete anche fare più di un bagnetto al giorno al vostro piccolo, della durata di circa una decina di minuti ognuno, ma ricordate di non utilizzare detergenti, se non al massimo dell’amido di riso, prodotto naturale che protegge la delicata pelle dei più piccoli donando sollievo da irritazioni ed arrossamenti della cute, dovuti per esempio al pannolino o al sudore. Potete anche aggiungere del comune sale da cucina all’acqua del bagnetto per reintegrare i sali minerali persi durante il bagno, ma anche come rimedio contro la sudorazione del bambino. Il pediatra mi consigliò di aggiungere 9gr di sale per litro di acqua per alleviare il fastidio dovuto alla sudamina, uno sfogo cutaneo che di solito nella forma più lieve si manifesta sugli arti con puntini rossi ed un leggero gonfiore.
E visto che parliamo di estate, perché non fare un bel bagnetto all’aperto? Io comprai per gioco, ancora quando ero al settimo mese di gravidanza, una piccola piscinetta ovale, di circa 120x80cm, alta poco meno di 30cm, con parasole a forma di rana e con fondo interamente gonfiabile. Nonostante il produttore indicasse come età di utilizzo dai 36 mesi, io la provai lo stesso con il mio piccolo di neanche due mesi, che se ne innamorò all’istante. L’ho sempre posizionata su un suolo rigido, in modo che non si potesse curvare e lasciare agio al bambino di girarsi e trovarsi a faccia in giù nell’acqua, all’ombra per evitare di esporre il piccolo ai dannosi raggi solari e di cospargerlo di creme protettive ed al riparo dal vento per evitare otiti e coliche al pancino. E soprattutto non mi sono mai allontanata di un centimetro da lui, quindi mi preparavo tutto il necessario a portata di mano. Riempivo la piscina con acqua intorno ai 36° per circa 5 cm e sdraiavo a pancia in su il mio piccolo, in modo che rimanesse comodamente adagiato sopra il fondo gonfiabile della piscina. Non appena realizzava di essere nell’acqua, agitava le gambine e le braccine come se volesse nuotare (secondo me provava una sensazione simile a quella di quando fluttuava nel liquido amniotico) e sorrideva felice e divertito. Vi è venuta voglia di provare anche voi, vero? Ricordate però tutte le precauzioni del caso ed interrompete immediatamente qualora notaste segni di disagio nel piccolo.
Metodo 2: l’Abbigliamento
Essenziale per non innalzare ulteriormente la temperatura corporea e garantire un’adeguata traspirazione della pelle del neonato è fargli indossare vestiti di cotone o lino e non coprirlo troppo, in quanto un neonato soffre molto di più il caldo del freddo.
E qui si apre un dibattito sul come vestire un neonato d’estate, sul mettere o non mettere il body intimo e così via. Partiamo col dire che dovreste sempre vestire il vostro bambino come voi, di fatto però non è così semplice, perché voi vi muovete e vi accaldate, mentre lui ha una mobilità molto limitata. Per contro, però, il neonato porta il pannolino che tiene caldo di per sè e starà per la maggior parte del tempo sdraiato sulla schiena, o comunque a contatto con una superficie.
L’Abbigliamento in Base alla Variazione di Temperatura Ambientale
Io mi regolo tenendo conto dello sbalzo di temperatura, perché non è vero che un neonato non può stare in un locale con l’aria condizionata, pensate solo al reparto di puericultura in ospedale dove tengono 20° costanti, ma di certo non deve essere esposto direttamente alla corrente di aria fredda. Se ad esempio dovevo fare un tragitto in macchina con l’aria condizionata, piuttosto che entrare in un negozio climatizzato oppure semplicemente al fresco in casa, allora ho sempre messo il body intimo al bambino, per evitare che prendesse freddo al pancino, con sopra maglietta corta e pantaloncini oppure pagliaccetto a mezze maniche. Se utilizzate un completo spezzato, potrete usare la maglietta come vestiario a cipolla e regolarvi in base alla temperatura. Esempio: passeggiata a piedi con la carrozzina solo body intimo con pantaloncini e poi prima di entrare nel negozio in più la maglietta e in base a quanta aria condizionata lenzuolino o copertina di cotone. A questo proposito si trovano dei body colorati (meglio evitare colori scuri che attirano i raggi solari), disegnati, con il colletto, con i fiocchetti, con i polsini che non sono i classici body intimi da mettere sotto a qualcosa d’altro, ma che potranno anch’essi farvi sbizzarrire nella scelta del vestiario del vostro bambino. Oppure al posto del body potete usare un pagliaccetto (tutina con le mezze maniche e con il pantaloncino corto) abbastanza sgambato, in modo che non dia fastidio al piccolo se ci mettete sopra un altro pantaloncino corto.
Se, invece, non prevedete sbalzi di temperatura, allora potete semplicemente fargli indossare un body od un pagliaccetto, comunque un solo strato, con la mezza manica o senza maniche in piena estate. Personalmente non amo lo spezzato maglietta e pantaloncini da solo senza body, in quanto ho sempre l’impressione che l’elastico dei pantaloni dia fastidio al piccolo e non mi piace che tutte le volte che lo prendo in braccio o si muove rimanga con pancia e schiena scoperti, anche se siamo in estate e fa caldo, oltre al fatto che premere direttamente sulla sua pelle delicata per prenderlo mi dà la sensazione di fargli male, cosa che invece non avverto se nel tenerlo c’è di mezzo uno strato di tessuto. Piuttosto se, come me, siete state ragguardate dal body in estate perché sviluppa ancora più calore nella zona del pannolino, potete lasciarlo slacciato al fondo, di modo che diventi una sorta di canottiera lunga e ripari bene pancia e schiena. (scusate ma sono fissata, perché un neonato soffre di coliche già di suo, di certo non vorrete procurargli altri dolori)
Riguardo le calze, per cui si sente dire che i piedini del neonato devono sempre essere coperti, sinceramente non ho trovato riscontro scientifico, pertanto il mio piccolo d’estate è sempre stato con i piedini liberi, che per altro con le calze sudavano tantissimo, eccetto la notte. Di notte, infatti, avendo molto fresco in camera, essendo a piano terra e non esposta al sole, ha sempre dormito con body e tutina di cotone lunga con piedino. Se sei curiosa di scoprire Tutte le Sistemazioni Dove Far Dormire il Tuo Neonato clicca sul titolo dell’articolo per leggerne il contenuto.
Assolutamente sì, invece, al cappellino a falda larga rigorosamente chiaro e di un tessuto leggero, in modo da non far sudare ulteriormente la testa dei neonati, che già troppo spesso è bagnata per la stimolazione del sistema nervoso parasimpatico, responsabile ad esempio dell’attivazione del processo digestivo. Molto utile anche per proteggere gli occhi dai raggi solari e scongiurare così fastidiose irritazioni e congiuntiviti.
Metodo 3: gli Orari della Giornata
Ho lasciato per ultima la prima regola da seguire, così da rimanere più impressa nella memoria: non esponete il neonato direttamente ai raggi solari, anche se con creme protettive, e limitate le uscite alle ore più fresche. Badate che non ho scritto evitate le ore più calde per uscire, ovvero le classiche 12.00-15.00, perché con un neonato che non sa ancora termoregolarsi in modo corretto, è meglio non rischiare ed uscire per una passeggiata molto presto al mattino o più tardi in serata. Non importa se dorme, prendetelo e portatelo all’aria aperta, il sole, non ancora o non più alto nel cielo, sarà di sicuro giovamento per la salute del vostro piccolo, anche per attenuare l’ittero (colorazione giallastra di pelle ed interno occhi dovuta ad un accumulo di bilirubina a causa dell’immaturità del fegato), che comunemente i neonati presentano alla nascita e per assorbire vitamina D essenziale per la salute delle ossa.